La risonanza

Fare la risonanza magnetica è un’esperienza unica.
Vietata ai soggetti claustrofobici e a quelli senza fantasia, si tratta di un esame dove ti infilano mezzo nudo in un tubone appena più largo di te, aperto sopra la tua testa il minimo sindacale, giusto per non urlare dopo pochi minuti, e ti tengono per un periodo indefinito (si narra una trentina di minuti, ma il tempo, si sa, è relativo) con un campanello in mano qualora perdessi pazienza e fantasia, e una serie di farfalline colorate appiccicate sul tetto del tubo, come se avessero a che fare con un bambino di sei anni.

Ma la cosa che ne attesta in via definitiva lo status di tortura internazionale, un gradino sotto Guantanamo e appena sopra una puntata di Porta a porta, sono i suoni che sei costretto a sopportare in quei presunti trenta minuti.

Come “entrée” c’è un rumore di catena di montaggio un po’ distante da te, continuo e a stantuffo.
Se ti concentri sembra di sentire uno che ripete in loop “zighidon zighidon zighidon”.

E fin qui è niente.

Poi si alternano, si sovrappongono e ritornano i suoni più disparati, che vanno dalla partenza del vapore per Napoli ai lavori per la metro di viale Lazio, dal campanello suonato da un postino nervoso, al clacson di quello dietro di te due secondi dopo il cambio di colore al semaforo.
Poi c’è l’avvio della quinta di BeethoVen ripetuto più volte, e l’incipit di Fra Martino campanaro suonato da mio nipote di sei anni, un pezzo dei Carmina Burana e un fax amplificato, una sega elettrica che divide in due un platano, l’allarme di casa dei vicini quando sono in vacanza, una forchetta che gratta sulla lavagna e un centrifugato di mele e carote.

In pratica ti fa compagnia questa colonna sonora:

zighidon zighidon zighidon
martello pneumatico della metro di viale Lazio
carmina burana
zighidon zighidon zighidon
fax, postino incazzato, fra Martino campanaro
zighidon zighidon zighidon
centrifugato, postino sempre più incazzato (e apritegli, cazzo!), clacson al semaforo verde
zighidon zighidon zighidon zighidon zighidon zighidon
allarme vicini, postino esaurito, forchetta, vapore per Napoli
zighidon zighidon zighidon zighidon zighidon zighidon zighidon zighidon zighidon
Beethoven che suona con la forchetta sul fax dei vicini più volte
zighidon
Centrifugato della quinta di Beethoven a fra martino campanaro e del postino segato in due con mele e carote.
zighidon zighidon zan zan!

Già finito.
Il tempo vola quando ci si diverte.
#zighidon

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